Comunicato del Presidente CR Lazio

1. Daniele Vocaturo. Pochi giorni fa, abbiamo festeggiato a Porto Mannu la definitiva consacrazione a Grande Maestro di Daniele Vocaturo, giovane del nostro vivaio che ha raccolto questo risultato soprattutto grazie alla rivisitazione che lui stesso ha dato, con l’aiuto di tanti amici, alla sua vita negli ultimi mesi.  Il progresso di Daniele nell’ultimo anno è stato immenso, ma ciò che desidero sottolineare è che il progresso scacchistico è stato possibile grazie all’organizzazione che Daniele ha saputo dare alla propria giornata, al proprio studio, alla propria vita.  I successi dipendono dall’organizzazione e dalla serietà delle metodologie.  Desidero quindi augurare ogni successo a Daniele, con il quale ho avuto modo di parlare a lungo a Porto Mannu, per la prossima vita da professionista, dopo avergli ricordato che è l’ordine a portare il successo, che sarà la metodologia dello studio a portargli serenità, perché la consapevolezza di aver ben gestito le proprie risorse contribuisce a moltiplicarle.  La scelta del professionismo non lo deve spaventare ma anzi esaltare, perché il poter guadagnare svolgendo con passione la propria attività è un lusso che pochi possono permettersi.  E’ un lusso complesso, che comporta la necessità di sapersi autogestire, ma siamo certi che non mancherà a Daniele il supporto del CR Lazio e di tanti amici in questa avventura.

    

2. Yuri Garrett.    A Porto Mannu abbiamo anche festeggiato il raggiungimento da parte di Yuri del titolo di organizzatore di eventi internazionali di scacchi.  E’ un riconoscimento importante al quale spesso in Italia non viene data la giusta attenzione.  Per testimonianza diretta, l’organizzazione di Porto Mannu è stata stupenda, e questo giudizio è solo minimamente influenzato (i) dall’assenza di una goccia di pioggia o di una nuvola in cielo per dieci giorni e (ii) dal fatto che fino al penultimo turno anch’io ho avuto una concreta chance di realizzare la mia seconda norma di MI.  Tutti erano sereni per serate allegre, per un arbitraggio magistralmente guidato da Manlio Simonini ed Antonio Sanchirico, per cibo eccellente.  A Yuri vanno anche i complimenti per i successi di Daniele, al quale ha dato un aiuto essenziale, e per l’articolo apparso su Torre & Cavallo, che è l’esempio concreto di come il successo sia il frutto dell’organizzazione e dell’eccellenza nella preparazione.

    

3. I migliori arbitri italiani. Manlio Simonini, Sergio Pagano, Giuseppe Scoleri Cardelli, solo per citare le punte di diamante di un movimento che cresce di anno in anno in numero e qualità.  E se ogni tanto capita un errore, seguiamo l’esempio evangelico (Chi è senza peccato scagli la prima pietra) invece di lamentarci.

MF Nicola Paglietti

Presidente del CR Lazio