CGS Regionali 2016
Ostia: si sono disputate sabato le fasi regionali dei Campionati Giovanili Studenteschi di Scacchi. Fra i qualificati alla fase successiva due classi dell’Istituto Via Mar dei Caraibi
“Dai abbandona, non fare lo scemo!”, è l’immagine della correttezza e del buon senso a cui spesso ci richiamano i giovani. Così, di fronte alla scorrettezza giocosa del concorrente ridottosi ormai ad una petulante sfilza di richieste di patta, in posizione persa, i compagni di squadra lo incitano a desistere. Ostia: Cgs atto secondo.
Nella palestra dell’istituto comprensivo Via Mar dei Caraibi, si è disputata, sabato 9 aprile, la fase regionale dei Campionati giovanili studenteschi, quelle competizioni scolastiche che permettono alle migliori rappresentative delle scuole di affrontarsi nei tornei dedicati a primarie, medie e superiori, queste ultime divise nuovamente per età (allievi e juniores).
Roma e provincia fanno incetta di primi posti e si qualificano in massa per i campionati nazionali, tre qualificazioni anche per Latina e due per Rieti. Rispetto alle fasi provinciali, questa volta ci si è trovati di fronte ad un panorama più variegato in cui si è potuta vedere l’interpretazione del gioco da parte di studenti di età diverse.
Per quanto riguarda il movimento giovanile nel Lazio esso «è costituito da circa 650 tesserati agonistici sotto i 18 anni – ha detto il presidente del Comitato Regionale Luigi Maggi -, che corrispondono a circa il 50 per cento dell’intero movimento scacchistico della nostra regione. I giovani tesserati sono semplicemente la punta di un movimento ben più ampio dato che nelle scuole sono diverse migliaia i ragazzi che praticano il gioco degli scacchi».
L’evento è nato dalla collaborazione fra tre interpreti principali: la Asd Ostia Scacchi, l’Istituto Via Mar dei Caraibi e lo stesso Comitato Regionale.
Se la preside Lucia Carletti ha sottolineato come, dopo aver avviato dei corsi di scacchi all’interno della scuola, si sia andati alla ricerca di un confronto con altre squadre, arrivando quindi all’organizzazione di questo evento, Francesco Nassetti, della Asd Ostia Scacchi, ha definito la collaborazione con la scuola come un “sogno nel cassetto” e ha ribadito come, trovandoci in ambito scolastico, si cerchi di valorizzare l’aspetto educativo e non quello competitivo.
Nutrito il gruppo di arbitri che ha vigilato sulla correttezza di giocatori e accompagnatori e che spesso, come nel caso del direttore di gara, ha dovuto anche ristabilire l’ordine nei momenti di maggiore confusione. Fabrizio Falsi, l’arbitro candidato nazionale che ha coordinato gli arbitri regionali Stefano Palermo, Maurizio Vaccaro, Alfredo Peverieri e Leonardo Pancrazi e che si è occupato degli abbinamenti dei rispettivi tornei.
Ma cosa sono gli scacchi per questi giovanissimi contendenti?
Alessandra Di Maulo gioca da tre anni, ha appreso il gioco dal nonno e definisce gli scacchi divertimento e passione. È la prima scacchiera della squadra femminile delle primarie del Via Mar dei Caraibi ed evidenzia come gli scacchi siano stati anche il mezzo per intessere nuove amicizie.
«Gli scacchi sono un gioco, uno sport… della mente, che mi piace molto perché amo i giochi di strategia e mi piace coordinare i miei pezzi all’attacco per distruggere il mio avversario – ha detto Federico Casagrande, prima scacchiera della squadra maschile delle medie del Dino Buzzati di Roma. Federico parla degli scacchi come si fa con qualcosa che fa parte della propria vita e sottolinea come la riflessione sia un valore aggiunto di questa disciplina, qualora la si voglia mettere a confronto con altri sport più fisici.
Tornando alla competizione, rispetto alla fase provinciale si è potuto osservare un livello di gioco più elevato, testimoniato sia dalla maggiore durata delle partite che dalla presenza di un gruppetto di giocatori classificati che contava fra i suoi membri lo stesso Casagrande, seconda nazionale.
Altri due spunti vitali su cosa il gioco possa essere per i ragazzi ci vengono da Daniele Pirozzini, docente di lettere presso l’Istituto Comprensivo Quinto Tivoli Bagni, istruttore e presidente dell’Asd scacchi Valle dell’Aniene.
Pirozzini sottolinea come, nei numerosi anni di laboratorio scacchistico: «Abbiamo riscontrato enormi benefici non solo per i ragazzi che hanno un andamento scolastico buono, ma soprattutto per quelli che hanno maggiori problemi didattici». Ma i benefici non sono solo quelli relativi allo studio… «Gli scacchi – continua Pirozzini – sono tante cose: una disciplina, un modo per concentrarsi, un’arte, un modo per evadere da un mondo a volte non proprio bellissimo per questi ragazzi, dato che non tutti vengono da realtà meravigliose. Essi rappresentano, soprattutto, un modo per confrontarsi con gli altri e per divertirsi, in maniera agonistica, ma sempre con un sorriso del quale i ragazzi hanno enormemente bisogno».
Sergio Procacci
Addetto Stampa
Comitato Regionale Lazio Fsi
Video della manifestazione
Foto della manifestazione
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