Il bel gioco è arrivato in oratorio
In occasione dei festeggiamenti per San Giorgio Martire, è stato possibile organizzare una manifestazione scacchistica con finalità divulgativa
, grazie alle attenzioni e agli spazi che il comitato organizzatore della festa ci ha messo a disposizione, e soprattutto grazie alla collaborazione che l’associazione “Quattro Torri” ci ha donato.
Nel pomeriggio di martedì 2 giugno 2009, nella splendida cornice del nostro oratorio, si è tenuta una simultanea di scacchi.
Su un campo di gioco polivalente,dove normalmente s’insegna pattinaggio artistico, o si gioca a pallacanestro, o a pallavolo o altro, è stato possibile “spalmare” sui tavoli 50 scacchiere.
Con l’esclusione di qualche fedelissimo, eravamo tutti giocatori inesperti!
C’erano tanti bambini dai sei anni, conosciuti in oratorio, o nella biblioteca comunale Sandro Onofri o venuti dal circolo scacchistico dell’oratorio San Nicola di Bari in Ostia.
Era presente: Valerio, Gianluca, Martina, Damiano, Edoardo, Amedea con le sue amiche, Adriano, Andrea, Daniele, Giacomo, Beatrice, Riccardo, Fabrizio, Federico ecc.
C’erano anche diversi adulti, era presente il Comitato Regionale FSI del Lazio e il Signor Yuri Garrett che conoscevo da quando era bambino, frequentavamo il circolo Steinitz di Val Melania.
Eravamo 50 e forse più, qualche scacchiera è stata usata per più partite.
Come “direttore d’orchestra”, è venuto a donarci 4 ore del suo preziosissimo tempo da Campione, il nuovo
Gran Maestro Internazionale
Daniele Vocaturo.
E’ un ragazzo di Vitinia che si sta imponendo all’attenzione dello scacchismo Mondiale.
Ha voluto conoscere tutti i bambini, uno per uno, anche lui a iniziato con un corso di scacchi curato dal circolo scacchistico di Vitinia per bambini di terza elementare.
Ha giocato con tanta umiltà e disponibilità, ha distribuito complimenti, sorrisi e consigli tecnici, ha perdonato errori plateali, ha spiegato la regola della “presa al varco”; praticamente ci ha donato un pezzo della sua vita.
Grazie Daniele !!!
Ora gli scacchi, nel nostro oratorio, hanno un peso diverso, sono guardati non solo con più stima ma con tanta simpatia.
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