Una giornata in Abruzzo
La XII circoscrizione del Comune di Roma ha chiesto la collaborazione del Comitato Regionale Lazio per una giornata di animazione in una tendopoli nei pressi de L’Aquila. Segue la relazione della giornata….
Il 5 giugno, un gruppo di 9 bambini di Rocca Priora e 15 bambini del 75° Circolo Didattico EUR di Roma, hanno raggiunto la tendopoli di Pizzoli, in Abruzzo, per dedicare a tutti i bambini del luogo una giornata con gli scacchi.
L’organizzazione è stata curata dall’Associazione Scacchi Rocca Priora e dall’Associazione Scacchi Quattro Torri.
All’arrivo tutto il gruppo ha visitato velocemente le classi distribuite nelle varie tende informando tutti che nel pomeriggio vi sarebbero state delle iniziative scacchistiche per tuti i bambini delle varie fasce d’età.
Alle ore 12.30 siamo stati accolti nel grande tendone della sala mensa dove abbiamo pranzato e subito dopo ci siamo attrezzati per preparare i materiali e le varie attrezzature per le attività che avremmo svolto di lì a poco.
Eravamo tutti emozionati ed incuriositi dall’insolito ambiente in cui ci siamo ritrovati: tende in cui si fa scuola, si gioca, si mangia, si dorme e ….. di pronto soccorso.
In giro solo Vigili Urbani, Protezione Civile e vari gruppi di volontari che sorvegliavano attentamente ogni spostamento; le poche persone che si vedevano ancora, mostravano una profonda tristezza sul volto e si sforzavano di sorridere per esprimere un’affettuosa accoglienza e qualcuno riusciva a dire qualche parola di ringraziamento, sottovoce, con gli occhi lucidi.
Dalle 14.30 cominciavano ad arrivare bambini di ogni età, con genitori ed a gruppi che sono stati accolti simpaticamente da alcuni animatori del Comune di Roma, con giochi di prestigio e scherzi divertenti.
Intanto avevamo allestito, sul pavimento, una grande scacchiera gigante, sui tavoli, oltre trenta scacchiere; su di una impalcatura laterale una scacchiera murale con pezzi magnetici e sui tavoli, pronte 32 tuniche bianche e nere con adeguati copricapo in cartoncino che rappresentano i pezzi.
Ai nostri bambini sono stati messi dei cartellini di riconoscimento con la scritta “ MAESTRO INTERNAZIONALE” ed il loro compito era quello di insegnare a giocare a scacchi a tutti i bambini che non lo conoscevano.
Abbiamo, quindi, invitato tutti a mettersi sulla scacchiera gigante e lì hanno ricevuto le prime indicazioni sul movimento degli scacchi, mentre i nostri bambini, dietro di loro, aiutavano suggerendoli.
Terminata questa prima fase, sono stati invitati tutti a sedere alle scacchiere dove i nostri “Maestri Internazionali” hanno potuto curare e approfondire la loro preparazione, riuscendo addirittura a far fare loro alcune partite.
Intanto nuovi gruppetti si affacciavano intimiditi ma furono subito avvicinati agli Scacchi giganti ed alla scacchiera murale.
Alle ore 18.00, tutti sono stati vestiti con tuniche bianche e nere per una partita a scacchi viventi.
Abbiamo giocato fino alle ore 19.00 e ci siamo salutati offrendo loro dei piccoli omaggi in ricordo di questa giornata scacchistica.
Dopo cena, siamo stati invitati nella piazza del paese dove hanno chiuso i festeggiamenti con spettacolo, ringraziamenti e scambi di doni.
Erano passate 15 ore al momento del ritorno, ma nessuno era stanco, i nostri bambini sorridevano ancora; le persone che erano ancora lì a salutarci, continuavano a ripetere “grazie, tornate, tornate”.
Mi sono limitata ad una semplice cronistoria, perché non è possibile descrivere con semplici serie di parole, il vortice di sensazioni che si vive in quelle circostanze, in quelle situazioni…
Bisogna andare, per capire e non dimenticare.
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