TSS fase provinciale di Roma
La bambina, bionda, ha il mento sulle mani, che si intrecciano. Pensa, approfonditamente, alla posizione. Gli occhi sono fissi sulla scacchiera. Improvvisamente muove. L’altro, capelli neri ed occhiali, muove di colpo, manipola i pezzi con il tipico atteggiamento del candidato maestro rampante. Categoria dei due, non pervenuta. Tempo di lui, maggiore. Posizione di lei, migliore.
Vedere giocare a scacchi i bambini delle elementari è un’esperienza sempre particolare, vederli giocare come piccoli campioni è a tratti scioccante. Sebbene sia ormai chiaro che i più forti giocatori di scacchi hanno un passato professionale che affonda le radici in età sempre più giovani, dalla teoria alla pratica, la partita di cui sopra del trofeo “Scacchi a Scuola” organizzato dal Comitato Regionale Lazio scacchi, ha messo insieme lo spettacolo, che gli scacchi danno, alle emozioni che essi veicolano, interpretati da attori così giovani.
La palestra dell’isituto Confalonieri De Chirico si è trasformata in una vivissima sala di gioco dove oltre 200 bambini di diverse scuole elementari della provincia di Roma si sono affrontati sulle 64 case in bianco e nero. I banchetti centrali del femminile e le due file di quelli del maschile, hanno ospitato i giovanissimi scacchisti che, accompagnati da un numerosissimo gruppo di genitori, capitani e maestri, hanno vissuto una giornata di gioco a 360 gradi: dai tavoli della palestra agli spazi aperti della scuola dove in molti non hanno disdegnato anche la corsa e i giochi con la palla.
Il folto gruppo di genitori, bambini, insegnanti e allenatori ingombra il passaggio e rende più difficile l’accesso alla porta della palestra. Paolo Andreozzi, referente per il comitato della manifestazione, si staglia di fronte alla foresta umana. Megafono in una mano, abbinamenti nell’altra. Alcuni collaboratori lo aiutano ad indirizzare ai tavoli i giovanissimi partecipanti che entrano nella scena della competizione con la grinta di chi sta per fare qualcosa che gli piace.
Paolo Andreozzi
Le mani alzate che cercano un intervento regolatore dell’arbitro, la gioia dei vincitori condivisa con il genitore, che è sempre il primo tifoso, e le carezze che rincuorano chi è uscito dalla sala sconfitto, sono piccole istantanee che si ripetono a cadenza fissa. La giornata di sabato 18 marzo, dedicata alle elementari, è stata quella conclusiva della manifestazione, dato che il giorno prima erano stati gli studenti delle medie e delle superiori a contendersi le qualificazioni, per un totale di trenta squadre.
Cinque i turni che l’arbitro fide Ilaria Olivo ha diretto con massima attenzione ai tempi, al rispetto delle regole e al contenimento di quanti, tra l’entusiasmo genuino e il raptus del suggerimento, rischiavano di inficiare la tranquillità e regolarità della partita. A collaborare con lei gli arbitri regionali, Pierfederico Iannamorelli e lo stesso Paolo Andreozzi, e gli arbitri candidati nazionali Lucio Ragonese e Stefano Palermo.
La squadra di lavoro al completo. Al centro, il direttore di gara Ilaria Olivo.
A fine giornata la premiazione, condotta dal presidente del comitato regionale Lazio Luigi Maggi che, dopo un breve discorso introduttivo, ha chiamato tutti coloro che si erano guadagnati uno dei tre gradini del podio per assegnare loro coppe e medaglie. Maggi, che è stato recentemente eletto in giunta Coni Lazio, ha sottolineato come la sua presenza all’evento avesse una duplice valenza. Mettendo di fatto insieme due importanti realtà quali sono quella scacchistica e quella del Comitato olimpico nazionale italiano.
La squadra del Da Vinci vince il torneo “primarie maschile e misto”
La squadra del Mar dei Caraibi vince il torneo “primarie femminili”
In allegato le classifiche dei Tornei Scacchi a Scuola che si sono svolti il 17 e 18 marzo a Roma.
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